Dal 17 al 20 aprile 2025 Milano ha ospitato la quarta edizione della Yes Cup2025, il primo torneo internazionale di calcio giovanile della città. Un evento che ha saputo unire sport, cultura, inclusione e solidarietà, accogliendo più di 3.000 giovani calciatori e calciatrici provenienti da tutto il mondo. Una manifestazione ormai consolidata, capace di trasformare il capoluogo lombardo in un palcoscenico internazionale del calcio giovanile.
Milano capitale del calcio giovanile
Con 176 squadre divise in 13 categorie, la Yes Cup ha accolto ben 18 nazioni tra Europa, Stati Uniti e Australia. L’Italia ha partecipato con 47 club, mentre 43 formazioni sono arrivate dall’estero: tra queste, team da paesi come Inghilterra, Germania, Francia, Danimarca, USA e perfino Australia. Dalla categoria Under 8 fino agli Under 17, senza dimenticare le Girls 13, 15, 17 e 19, il torneo ha coinvolto atleti e atlete di ogni età e livello, con l’obiettivo comune di condividere la passione per il calcio.
San Siro, cuore della cerimonia inaugurale
Per la prima volta nella sua storia, la cerimonia di apertura della Yes Cup si è svolta in un luogo simbolico: lo stadio Giuseppe Meazza di San Siro. Davanti a quasi 5.000 persone, tra giovani, famiglie e staff, la conduttrice Laura Barriales ha dato il via al torneo, affiancata da Radio Piterpan e alcune leggende del calcio italiano. La tribuna executive del primo anello rosso è stata invece riservata agli sponsor, mentre sugli spalti è esplosa la gioia dei piccoli protagonisti, molti dei quali sognano di calcare quel campo anche da grandi.
Calcio femminile e solidarietà protagonisti
Grande attenzione anche al calcio femminile, con la partecipazione di club prestigiosi: Inter, Milan, Atalanta, Parma, Como 1907, Como Women, Cremonese, Pro Sesto e Academy Pavia hanno schierato squadre Under 13, 15, 17 e 19. A sottolineare il forte impegno sociale del torneo, anche quest’anno la Yes Cup si è fatta portavoce di una campagna charity: in collaborazione con Goleador, per ogni gol segnato è stato donato 1 euro all’associazione IBindun, realtà benefica fondata nel 1982 e oggi supportata da nomi storici del calcio come Beppe Bergomi e Beppe Baresi.
Conclusione
Organizzata da AL2 Sport, la Yes Cup 2025 si conferma un evento unico nel panorama sportivo giovanile. Un’esperienza che va oltre il campo da gioco, diventando occasione di crescita, incontro e solidarietà. A rendere speciale questa edizione, anche il contributo di volontari, famiglie e della cantina Le Monde, che ha omaggiato ogni squadra con due bottiglie dei suoi rinomati vini friulani. Milano, ancora una volta, ha dimostrato di saper accogliere il mondo con entusiasmo, sport e valori veri.
Impianti sportivi più accessibili, sicuri e inclusivi grazie a normative e design universale che tutelano ogni tipo di utente.
Impianti sportivi. Qualche numero
Il censimento degli impianti presenti sul territorio nazionale, curato da Sport e Salute, ha rilevato la presenza di 76.919 impianti pubblici (70%) e privati, il 92% dei quali funzionanti totalmente o in parte. Le strutture, nel cui numero sono incluse scuole, parrocchie, ambienti militari, aree alberghiere e playground, non sono distribuite in modo uniforme: il 52% si trova al Nord, il 22% al centro e il 26% al Sud (Rapporto Sport 2023, Istituto per il Credito Sportivo e Sport e Salute). Inoltre, l’età media di queste infrastrutture è piuttosto alta: il 60% ha più di 40 anni (L’offerta di impianti e servizi sportivi nelle regioni italiane-2023).
Ma cosa si intende per impianto sportivo? Secondo la letteratura, è definito “impianto sportivo elementare un singolo spazio che consente la pratica di una o più attività sportive. Spesso gli impianti sportivi elementari sono aggregati in impianti sportivi complessi, detti anche “complessi sportivi” (CNEL, Ministero Beni e Attività Culturali, CONI, 2004). Secondo le indicazioni delle istituzioni sportive nazionali, questi luoghi devono tutelare e promuovere l’inclusione ed essere quindi accessibili a tutti. Ciò significa che gli spazi devono essere raggiungibili in autonomia anche da persone con limitata capacità motoria o sensoriale.
Inclusione e accessibilità: modelli progettuali sviluppati nell’ambito delle costruzioni
I requisiti tecnici e funzionali degli spazi, inclusi quelli delle strutture sportive, vengono regolati attraverso le indicazioni della normativa ISO 21542:2021 “Building construction – Accessibility and Usability of the Built Environment”. La normativa specifica che: “l’accessibilità include la facilità di avvicinamento, ingresso, evacuazione e/o fruizione in autonomia di un edificio e dei suoi servizi e strutture, nonché degli spazi esterni da parte di tutti i potenziali utenti al fine di assicurare la salute, la sicurezza e il benessere personale durante lo svolgimento di tali attività”. In fase di costruzione o ristrutturazione di una struttura, si dovrà quindi tenere conto delle esigenze di tutti coloro che sosteranno o utilizzeranno ogni ambiente: atleti, allenatori, arbitri o altre figure in campo, spettatori, operatori e addetti alla gestione, alla sicurezza, al soccorso e all’ordine pubblico. Per risultare inclusivi e accessibili, tutti gli spazi dovranno adottare strategie utili per il rispetto degli aspetti relativi alla sicurezza anche per quanto concerne la fruibilità. Nell’analisi dello stato di una struttura, verranno quindi valutati i percorsi e i flussi degli atleti, degli spettatori e degli operatori.
L’analisi riguarderà zone come:
• parcheggi esterni e interni • accessi alla struttura • aree destinate al pubblico (come biglietterie e punti di ristoro) • spogliatoi • servizi igienici • aree di gioco e sale sportive secondarie • locali di primo soccorso • locali destinati ad un uso misto atleti-visitatori (come sale stampa) • presenza di spazi calmi • vie di esodo
Impianti sportivi sempre più sicuri, accessibili e inclusivi – AIS INFORMA
Impianti sportivi inclusivi: Design for All
L’approccio progettuale alla base della realizzazione di luoghi accessibili, sicuri e inclusivi, dal mondo delle costruzioni viene esteso a quello dei servizi e in seguito anche dei prodotti. Infatti, non è sufficiente adattare o realizzare da zero spazi a misura delle necessità di tutti, occorre anche che al loro interno tutti si possano muovere e orientare facilmente, indipendentemente da eventuali disabilità permanenti o temporanee. Infatti, dovrà essere assicurata la presenza di strumenti integrativi tra i quali, ad esempio, l’uso di una segnaletica adeguata e comprensibile anche a chi avesse disabilità di tipo visivo. Un supporto alla progettazione e all’adeguamento di questi aspetti è dato dai principi del “Design for All” un metodo promosso dalla norma UNI CEI EN 17210:2021 “Accessibilità e usabilità dell’ambiente costruito – Requisiti funzionali”.
Nello specifico, Design for All è quell’approccio alla progettazione, allo sviluppo e alla commercializzazione di prodotti, servizi, sistemi e ambienti tradizionali in modo che siano accessibili e fruibili da una gamma più ampia possibile di utenti. Esso, inoltre, implica l’utilizzo sui prodotti e i servizi tradizionali di interfacce compatibili con quelle degli ausili tecnici, consentendo alle persone con disabilità di accedere e utilizzare l’attrezzatura dominante.
Tale sistema, fa riferimento ai principi dell’Universal Design, ovvero:
1. Uso equo – gli ambienti, gli oggetti e i servizi devono essere progettati in modo da poter essere utilizzati da tutti;
2. Flessibilità di utilizzo – il design creato deve poter essere usato da persone con abilità diverse;
3. Uso facile e intuitivo – lo scopo e la funzione del prodotto sviluppato devono essere di facile comprensione;
4. Percettibilità delle informazioni – le informazioni fornite dal design devono essere di facile comprensione anche per chi ha esigenze e abilità diverse;
5. Tolleranza per gli errori – il design deve essere progettato in modo da ridurre al minimo i pericoli dovuti ad usi errati del prodotto;
6. Minimo sforzo fisico – il design deve funzionare con il minimo sforzo fisico;
7. Spazi e misure adatti per l’approccio e per l’uso – le dimensioni e lo spazio sono adatti per essere approcciati ed usati da chiunque, indipendentemente dalle sue caratteristiche fisiche e dalle sue abilità.
UNI/PdR 131:2023
In questo contesto merita particolare attenzione la Prassi di Riferimento UNI/PdR 131:2023 “Accessibilità dei servizi offerti da strutture ricettive, stabilimenti termali e balneari, e impianti sportivi – Requisiti e check-list”. È pensata specificamente per questi asset, per regolarne le caratteristiche, affinché siano rispettati i requisiti nazionali e regionali sul superamento delle barriere architettoniche e senso-percettive, nonché quelli della Convenzione delle Nazioni Unite sui Diritti delle Persone con Disabilità.
La UNI/PdR 131:2023 può essere utilizzata per garantire a tutti l’accessibilità e l’uso delle strutture in condizioni di autonomia, comfort e sicurezza, in conformità con i principi e le tecniche del “design for all”, apportando se necessario le opportune azioni di adeguamento.
Allenamenti tecnici, staff qualificato e opportunità per giovani calciatori dai 9 ai 18 anni. A luglio 2025 torna lo stage della Player Academy.
Dopo il successo delle scorse edizioni, la Player Academy ASD annuncia una nuova imperdibile opportunità per tutti i giovani appassionati di calcio: lo Stage Estivo 2025 che si terrà a Bari nelle prime due settimane di luglio. Una proposta formativa d’eccellenza rivolta a calciatori e calciatrici dai 9 ai 18 anni, ideata per perfezionare le abilità tecniche individuali e vivere un’esperienza sportiva completa e professionale.
Un’accademia per crescere con il calcio
La Player Academy, con sede principale a Bari e sedi operative anche a Parma, Milano e Torino, è un’accademia specializzata nel perfezionamento tecnico dei giovani atleti. Unica nel suo genere nel Sud Italia, si propone come punto di riferimento per lo sviluppo delle capacità calcistiche sia nei ruoli di movimento che in porta.
Lo Stage di calcio 2025 sarà riservato a ragazze e ragazzi suddivisi per fasce d’età e ruoli, per garantire percorsi di allenamento mirati e personalizzati. Le sessioni tecniche, in programma dal 1 al 4 luglio e dal 7 al 10 luglio 2025, si svolgeranno ogni mattina dalle 8:30 alle 13:00 presso il Centro Sportivo “Casa Intesa” di Bari. Un giorno alla settimana sarà dedicato al “ritiro”: doppia sessione di allenamento e pranzo sportivo in struttura, per vivere la giornata come veri professionisti.
Uno staff qualificato e tante opportunità
Lo stage sarà guidato da uno staff altamente qualificato: allenatori, preparatori atletici, allenatori dei portieri e un fisioterapista seguiranno ogni gruppo con attenzione e competenza. La qualità dell’offerta formativa è garantita anche dalla presenza, per tutta la durata dello stage, dell’avvocato Valentina Porzia, procuratore sportivo di rilievo nazionale, che porterà la sua esperienza e sarà disponibile per confronti e approfondimenti sul mondo del calcio professionistico.
Ogni iscritto riceverà un kit ufficiale di allenamento targato Kappa, composto da maglia e pantaloncino. Inoltre, ogni mattina sarà offerto un break merenda sportiva per supportare gli atleti durante la giornata. Per chi proviene da fuori città, è attiva una convenzione con l’hotel Vittoria Park* di Bari, per un soggiorno confortevole e vicino alla sede dell’attività.
Al termine dello stage, i partecipanti che si saranno distinti per meriti sportivi e tecnici potranno essere segnalati a società professionistiche, un’occasione concreta per chi sogna un futuro nel calcio.
Conclusione
La Player Academy ASD rappresenta un’opportunità preziosa per giovani calciatori e calciatrici che vogliono crescere, confrontarsi e allenarsi in un contesto serio, tecnico e motivante. Lo Stage Estivo 2025 a Bari non è solo un’occasione di allenamento, ma un’esperienza sportiva completa, in un ambiente dove passione, competenza e professionalità si incontrano.
Due giornate intense tra formazione, strategia e ispirazione: successo per l’edizione 2025 del Faraone Expert, dove si è parlato del futuro dell’edilizia tra innovazione, visione e relazione.
Ogni anno il Faraone Expert si conferma un appuntamento imprescindibile per chi vive l’innovazione in edilizia come valore fondante. Anche l’edizione 2025, tenutasi a Tortoreto Lido, ha ribadito la capacità dell’azienda associata AIS di coniugare contenuti tecnici, visione strategica e relazioni umane in un format unico e coinvolgente. L’intervento del campione olimpico Jury Chechi, le riflessioni su AI, sicurezza, mercato e vendite, e le performance evocative del mago Walter Klinkon hanno reso l’evento un’esperienza memorabile per oltre 150 professionisti del settore.
Comunicato Stampa Faraone Expert 2025
Due giornate per costruire il futuro dell’edilizia tra innovazione, visione e relazione. Tortoreto Lido, 7 aprile 2025 – Si è conclusa il 4 aprile e con una cena di gala l’edizione 2025 di Faraone Expert, l’evento annuale organizzato da Faraone, azienda di riferimento per parapetti e pensiline in vetro per l’architettura. Tra i momenti più attesi e ispiranti, l’intervento dell’ospite d’eccezione Jury Chechi, campione olimpico e simbolo della resilienza sportiva. Attraverso il racconto della sua esperienza personale, Chechi ha condiviso con la platea i valori della disciplina, della determinazione e della concentrazione necessari per raggiungere obiettivi ambiziosi. La sua testimonianza ha rappresentato una vera lezione di vita e di leadership, capace di lasciare un segno profondo in tutti i presenti.
Il titolo scelto per questa edizione, “Magia e Strategia”, ha guidato due giornate intense, ricche di contenuti tecnici, visioni strategiche, formazione e momenti esperienziali. Oltre 150 sono stati i partecipanti, tra partner e professionisti, coinvolti che hanno contribuito al successo dell’evento. Innovazione, mercato, team, sicurezza e intelligenza artificiale sono stati i temi chiave di un programma ben scandito, che ha visto alternarsi sul palco voci autorevoli e testimonianze di valore: • Sabatino Faraone, Presidente e fondatore, ha aperto i lavori con un saluto di benvenuto, sottolineando l’importanza della visione e dell’innovazione costante. • Flavio Faraone, CEO, è intervenuto in più momenti per delineare la strategia aziendale e presentare gli sviluppi futuri. • Roberto Volpe, Responsabile Marketing, ha illustrato il piano operativo 2024-2025, focalizzandosi su eventi, strumenti, numeri e iniziative per i partner. • Matteo Paolini, Direttore Tecnico, e Francesco Iaconi, responsabile gestionale, hanno presentato le novità tecnologiche, tra cui Maior Evo, Cerstrong, Linea Mini 3, Linea Maxi 3 e altre innovazioni prodotto. • Federico Della Puppa, economista e analista, ha offerto uno sguardo approfondito sugli scenari futuri del mercato, tra incertezze globali e nuove prospettive. • Lucia Zazzetta, esperta in organizzazione aziendale, ha posto l’attenzione su team, sicurezza sul lavoro e utilizzo dei dati per una crescita strutturata e sostenibile. • Pasqualino Scarpantoni, esperto in vendite, ha proposto strumenti decisionali concreti e strategie di vendita evolute per gli imprenditori presenti. • Fabio Capecci, specialista in intelligenza artificiale, ha illustrato nuove opportunità e applicazioni quotidiane dell’AI nel lavoro operativo. A rendere l’esperienza ancora più coinvolgente, la partecipazione del mago Walter Klinkon, che con le sue performance evocative ispirate al mondo della magia ha accompagnato il pubblico in un viaggio metaforico tra intuizione, trasformazione e crescita personale.
Un ruolo chiave è stato svolto anche dalla presentatrice Alessandra Relmi, che ha guidato l’intero evento con professionalità, ritmo e grande empatia, dando voce ai contenuti e valorizzando ogni intervento con eleganza. “Faraone Expert non è solo un evento formativo: è un momento in cui si condivide visione, si rafforza il senso di appartenenza e si costruisce valore reale tra azienda e partner”, ha dichiarato Flavio Faraone. Il Campus Faraone si è confermato ancora una volta non solo uno spazio fisico, ma un luogo dove le idee prendono forma e si generano connessioni. Un’occasione concreta per rafforzare la rete, prendere spunti, affrontare il futuro con consapevolezza e innovazione, e rinnovare un patto di fiducia con il mercato.
Le principali associazioni sportive e società di promozione sportiva si uniscono per un confronto stabile con le istituzioni e per affrontare insieme le sfide del settore.
Nel panorama dello sport italiano si sta delineando un nuovo orizzonte di collaborazione. In un momento storico in cui il settore affronta sfide complesse e trasversali — dall’efficienza gestionale alla sostenibilità, dalla rappresentanza istituzionale all’innovazione — emerge la necessità di fare squadra. AIS, insieme ad altre importanti associazioni sportive e società di promozione sportiva, ha dato vita a un’iniziativa che punta a rafforzare il dialogo tra il mondo sportivo e le istituzioni. L’incontro del 28 marzo, tenutosi presso il Centro Sportivo di Eccellenza Enjoy, ha rappresentato il primo passo concreto verso la creazione di un tavolo permanente di confronto, in grado di rappresentare il settore in maniera coesa e competente. Questa nuova alleanza nasce con l’intento di superare le frammentazioni e proporre strategie condivise, mettendo a sistema competenze, esperienze e obiettivi comuni. Un cambiamento necessario per garantire allo sport italiano — nelle sue tante forme e articolazioni — una voce unitaria, in grado di influenzare positivamente le politiche pubbliche e accompagnare la crescita del comparto.
IL COMUNICATO STAMPA
Il mondo dello sport fa squadra: nasce un nuovo tavolo di confronto tra le principali associazioni e società di promozione sportiva
Una nuova alleanza prende forma per dare voce al settore sportivo italiano. Venerdì 28 marzo, presso il Centro Sportivo di Eccellenza Enjoy, si è tenuto un incontro che segna un punto di svolta: le principali associazioni e società di promozione sportiva hanno deciso di unire le forze per affrontare insieme le sfide del comparto.
AIS, ANIF, Assopiscine, CIWAS, CONGEPI, CSI e OPES – con il supporto tecnico-operativo di FEDERESCO – sono i promotori di un nuovo tavolo di confronto permanente, pensato per rappresentare in modo forte, coeso e competente il mondo dello sport davanti alle istituzioni.
L’obiettivo è chiaro: costruire un dialogo stabile e autorevole con il decisore pubblico, presentando proposte concrete e condivise per sostenere lo sviluppo dello sport in Italia. Attraverso questa rete, il settore potrà finalmente contare su una voce unitaria, autorevole e capace di incidere sulle scelte normative e legislative.
Il bando “Picchi” stanzia 100 milioni per la riqualificazione degli impianti sportivi pubblici lombardi, con 30 milioni a fondo perduto per i Comuni.
Cento milioni di euro, trenta dei quali a fondo perduto nel bando di Regione Lombardia destinato ai Comuni per la rigenerazione e messa in sicurezza dell’impiantistica sportiva pubblica. Il rilevante tema è stato al centro del webinar promosso da AIS, nel corso del quale sono stati presentati i criteri qualificanti dei finanziamenti 2025-2027 cui hanno partecipato oltre trecento fra pubblici amministratori, gestori di impianti, progettisti e tecnici In apertura dei lavori, il Presidente di AIS Ezio Ferrari ha ricordato l’impegno profuso dall’Associazione a sostegno di un settore che riguarda e coinvolge tutte le età e che ha una forte valenza di aggregazione sociale e di qualità della vita delle nostre comunità. «Molto è stato fatto e molto resta da fare – ha sottolineato il Presidente Ferrari – e questo “Bando Picchi” di Regione Lombardia rappresenta un momento qualificante e di assoluta importanza. Per questo bisogna esserci e AIS è a disposizione delle pubbliche amministrazioni per il rispetto delle procedure e delle tempistiche, considerando che il bando si aprirà il prossimo 3 giugno».
Federica Picchi, sottosegretario alla Presidenza con delega a Sport e Giovani – AIS INFORMA
Criteri di finanziamento e destinatari dei fondi
Ha quindi portato il saluto di ANCI Lombardia il Segretario Generale Rinaldo Mario Redaelli, che ha sottolineato «l’importanza dell’iniziativa, che risponde alle aspettative dei Comuni. Da anni si attendono risorse per intervenire sugli impianti sportivi e il bando di Regione offre interessanti opportunità per lo sport non solo per i giovani, ma anche per gli adulti e gli anziani, come strumento di socializzazione, di tutela della salute e di prevenzione delle malattie. I Comuni devono analizzare bene le esigenze del territorio e presentare progettualità sostenibili economicamente, anche attraverso il partenariato pubblico-privato».
Il Segretario Generale Anci Lombardia Rinaldo Mario Redaelli – AIS INFORMA
Il ruolo del Csi e dei suoi oltre 500 mila iscritti in Lombardia è stato evidenziato da Marco Zanetel. Quindi il Sottosegretario Sport e Giovani di Regione Lombardia, Federica Picchi, ha esposto criteri e modalità del nuovo Bando sullo Sport di Regione Lombardia, approvati con DGR 3 marzo 2025, n. 3981 avente per oggetto “Bando impianti sportivi 2025 per l’assegnazione di contributi regionali a fondo perduto in conto capitale per la messa in sicurezza, riqualificazione e valorizzazione degli impianti sportivi pubblici esistenti sul territorio lombardo”. La dotazione finanziaria a fondo perduto ammonta a 30 milioni di euro di Regione Lombardia, previste esclusivamente a copertura delle spese di investimento, distinte in due linee di intervento (piccoli interventi sino a € 300.000, grandi interventi sino a € 700.000,00). Almeno il 50% di entrambe le linee sarà assegnato ai Comuni con popolazione sino a 15.000 abitanti. Da rilevare inoltre che per i piccoli Comuni sotto i 5.000 abitanti è previsto il cofinanziamento all’80%, mentre per i Comuni sopra i 5.000 il cofinanziamento è al 50%. A supporto del bando regionale l’Istituto per il Credito Sportivo e Culturale ha stanziato un importo complessivo massimo di mutui pari a 70 milioni di euro. Soggetti beneficiari sono i Comuni, in forma singola o associata, in qualità di proprietari di impianti sportivi pubblici di uso pubblico.
Collaborazione e strategie per la gestione degli impianti
Durante il webinar sono intervenuti l’arch. Alberto Roscini di CONI Lombardia, che ha evidenziato la fondamentale importanza e obbligatorietà prevista dalla legge del parere CONI per la realizzazione degli interventi e consulenti di pubbliche amministrazioni e l’arch. Giuseppe De Martino, di 5Ive Sport Consulting, che ha sottolineato il lavoro di squadra necessario nella gestione degli impianti sportivi, che passa anche dalla progettazione specifica e dall’analisi dei territori. Il moderatore Fabio Passoni, di Sport e Impianti ha quindi dato la parola alla dottoressa Francesca Garbin, dello Studio Cavaggioni, che a fronte delle difficoltà dell’efficientamento degli impianti sportivi e del reperimento delle risorse ha sostenuto la bontà di strumenti operativi quali il partenariato pubblico-privato che possono consentire a pubbliche amministrazioni, associazioni e società sportive senza fini di lucro di ottenere qualificanti risultati di aggregazione sociale e giovanile. A conclusione Gianpiera Vismara, di ANCI Lombardia, ha ribadito «l’elevato livello di questo webinar e della proficua collaborazione tra ANCI Lombardia e AIS, invitando a partecipare anche ai successivi appuntamenti del Tour delle province che Regione Lombardia sta realizzando. Da sempre i Comuni sono portatori dei valori dello sport che ora sono sanciti anche nell’articolo 33 della Costituzione. Sono valori da far crescere e da diffondere e su questo ci sentiamo impegnati». I saluti finali sono stati del Presidente di AIS Ezio Ferrari, che ha ribadito la massima disponibilità dell’Associazione come “facilitatore” rispetto a chi ha a cuore la pratica dello sport in tutti i suoi aspetti, quindi formazione, cultura e aggregazione per una sempre migliore qualità di vita nei nostri territori.
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